Anche ad Andria proseguono le installazioni delle nuove antenne della telefonia

Ad Andria si torna a parlare di antenne telefoniche ma a farlo sono i cittadini comuni mentre in città sembrano pochi i soggetti provvisti di titolarità che mettono in discussione pubblicamente la distribuzione di questi impianti. Anche se, al momento, non risultano ulteriori osservazioni a mezzo stampa da parte del mondo scientifico e istituzionale, a tornare a parlare dell’argomento è ancora una volta il Presidente dell’Associazione di Impegno Civico “Io Ci Sono!”, Savino Montaruli, il quale – autore di una nuova segnalazione – ha fatto notare come il tutto si stia verificando nello stesso periodo in cui la vicina Amministrazione comunale di Conversano (in provincia di Bari) ha assunto una chiara e precisa posizione rispetto alle installazioni di antenne per la telefonia mobile. Iniziative istituzionali coraggiose se si tiene in considerazione il fatto che il Governo centrale ha recentemente applicato regole che consentono l’aumento del limite delle emissioni elettromagnetiche. Nei mesi scorsi, lo ricordiamo, proprio le iniziative dei cittadini avevano spinto l’amministrazione comunale andriese ad intervenire, interrompendo l’installazione di diverse antenne vicino alle abitazioni:

Tra questi, ricordiamo il caso della zona tra via Catullo e via Pericle, dove i residenti aderirono ad un comitato ad hoc, finalizzato alla risoluzione della problematica. In precedenza, il Sindaco Giovanna Bruno aveva anche confermato il blocco dell’installazione di un’antenna in via Scipione, anch’essa messa in discussione dai residenti e oggetto di una manifestazione di protesta. Tuttavia, nel territorio prosegue l’installazione di ulteriori impianti, che sembrano ora introdotti in contesti più distanti dai centri abitati. Il tutto si verifica in un contesto spiccatamente liberista alquanto mutato: l’ormai famigerato 5G non sembra più un tabù ma piuttosto, un servizio spesso preteso dagli utilizzatori degli smartphone, clienti delle numerose aziende di telefonia, continuamente coinvolti in una gara all’offerta più conveniente qualità-prezzo per l’abbonamento dei servizi offerti. E’ questo il progresso tecnologico tanto auspicato? Ancora una volta, Montaruli ha messo in discussione tali attività, tirando nuovamente in ballo la questione del principio di precauzione e della tutela della salute pubblica e criticando gli amministratori locali ma forse un genuino mea culpa dovrebbero farselo anche tutti quegli altri nostri concittadini che si lamentano dell’attualità per poi pretendere che il loro telefonino “viaggi” a velocità supersoniche. Perché il 4G non bastava. Ma, visto l’aumento della potenza consentito legalmente, si tratterà di una battaglia sempre più difficile da applicare. Tutto a posto, tutto legale.

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